IK0FVC ROMA, ITALIA <br />Loc. JN61FW EnglishItaliano

UN PO' DI STORIA


Correva il 1973 e per la prima volta presi in mano una ricetrasmittente (Lafayette Dyna-Com 23, lo conservo come una reliquia), avevo nove anni e da allora non mi sono mai più separato dalla radio.


Passano dieci anni, tanta sperimentazione, nel 1983 il grande salto, arriva in autunno l’esame per la licenza ordinaria. Ricordo ancora l’estate di quell’anno, quello della maturità, trascorsa in Grecia con compagni di classe, tutti che si chiedevano perché passassi ore e ore in cuffia con carta e penna invece di divertirmi: stavo apprendendo il cw, pochi capivano, al più qualche curioso, ma avevo deciso che era ora.

ik0fvc Valsecchi
Inizia la carriera...
Passato l’esame, nel 1985 arriva il nominativo; scesi di corsa le scale per andare incontro al postino che aveva citofonato per una raccomandata; la aspettavo da oltre un anno – siamo in Italia – ma finalmente era arrivata l’attesa licenza.

Mio fratello aveva un cane di nome Charlie, gli ero affezionato e tra di me pensavo che sarebbe stato carino un call con le mie iniziali più quelle del simpatico amico a quattro zampe; accadde il miracolo, mi attribuirono il nominativo IK0FVC, cominciava bene l’avventura.

Il primo apparato, uno Yaesu FT-101ZD, un dipolo, il primo dx, un russo. Pareva di parlare con un marziano, allora gli unici volti di quelle parti che si conoscevano erano Breznev e Gromiko, il mondo era diviso in due da una cortina impenetrabile, ma la radio era grande, superava ogni confine.

Gli anni passavano, l’apparato era sempre lì ad attendermi nella piccola soffitta adibita a shack. Ogni tanto trascurata, la passione era sempre pronta ad accendersi, alla prima spedizione o semplicemente per autogenesi.

Negli anni novanta c’era il lavoro, arrivò la famiglia, la carriera di avvocato, ma la radio sapeva attendere, fedele e insostituibile compagna. Accadevano episodi curiosi. A cavallo tra il 1989 e il 1990 c’era una spedizione a 3Y0 Bouvet, top dx per antonomasia.

ik0fvc 1992
In transferta a IA0KM
Ero alla radio, arrivava forte, spesso chiamava a vuoto, ma, Maria Grazia accanto – diverrà moglie e madre dei nostri piccoli diavoletti, Athos, Riccardo e Leonardo – decisi di non rispondere per non distrarmi, pensai di dare dura prova di fedeltà. Mi sarebbe bastato un call, non andò così; dovetti aspettare undici anni per ricollegare l’isola mito del dx che, nel frattempo, salì nei most wanted.

Poco dopo fu la volta di ZL8 Kermadec, altro mostro sacro del dx, ma avevo imparato la lezione. Cinque giorni di fila ad attendere, giorno e notte, cuffia incollata, ma Kermadec non arrivò; stavolta non c’erano distrazioni, ma la propagazione non voleva saperne.

Ero assistente volontario all’università di Roma e, dopo cinque notti in bianco, dovetti presentarmi per dare una mano agli esami di diritto bancario. Mi addormentai sui banchi, e molti strani voti furono debitori a Kermadec, succede.

In fondo, la radio è vita: quando la vuoi non c’è, quando c’è la lasci scappare, ma alla fine, se stringi i denti, i conti tornano.

ik0fvc
Qualche anno fa'
Gli apparati sempre all’ordine del giorno; dopo il 101ZD tradii la Yaesu per passare al Kenwood 850 TS, fra i migliori degli ultimi prima dell’arrivo dei digitali. Poi mi pentii del tradimento e ritornai allo Yaesu FT 1000MP, sostituito dalla versione migliorativa Mark V, ma era destino, le corna allo Yaesu erano dure a morire; l’ultima – e attuale – amante è l’Icom 7800, nulla da dire, siamo al top. La riserva è un TS 2000 della Kenwood, versatile e ottimo anche in V/U.

Meno burrascosa la storia delle antenne. A parte una miriade di dipoli e quant’altro, a farla da maestro per 17 anni (1991-2008) è stata la mitica KLM KT-34; mai un problema, sempre pronta e fedele a ogni prova, ma l’età del riposo arriva per tutti e un anno e mezzo fa è stata degnamente sostituita da una Ultra Beam 3 el. 6-40 metri, davvero un’antenna innovativa e molto performante.

Il parco va da una 35 el. Tonna per il 23 cm sino a un dipolo Kelemen per gli 80/160, quasi un miracolo per essere a Roma città.


In transferta a HV0A/HV4NAC
Col tempo di nominativi ne sono arrivati altri, il Vaticano (HV4NAC, HV0A, HV50VR, HV6SP), lo SMOM (1A0KM), qua e là altri country.

Nel 2003, dopo diciotto anni, anche il nr. 1 ARRL DXCC phone Honor Roll; ora spero di arrivare al traguardo anche in cw.

Sono passati tanti anni, mi auguro di averne davanti ancora altrettanti, ma la radio è sempre lì, ormai parte della mia vita e, soprattutto, ogni qso, ogni dx è sempre come il primo.



Francesco Valsecchi, IK0FVC, HV4NAC, HV0A, HV50VR, HV6SP, 1A0KM, K0FVC.